NEO GALENICA

La produzione industriale dei farmaci ha relegato la galenica tradizionale ad un ruolo minoritario, ma il farmacista preparatore è tutt’ora chiamato a supportare una NUOVA GALENICA per assicurare il miglior esito delle cure farmacologiche.

 

 

MANIPOLAZIONI GALENICHE

“Ogni manipolazione che non sia la semplice ricostituzione del medicinale con il solvente indicato dal produttore e/o incluso nella confezione, è da ritenersi una preparazione galenica magistrale e, come tale, deve essere effettuata dal farmacista su prescrizione del medico.”

(Bibl: MinSan circ prot. 900.2/219/236 del 28.05.1996)

 

Molti farmaci preconfezionati (in quanto necessariamente standardizzati in pochi dosaggi e stabilizzati in formulazioni atte a garantirne una lunga conservazione) devono essere manipolati, ricostituiti, solubilizzati, miscelati, trasformati estemporaneamente “a dose e forma di somministrazione”.

 

In ospedale la manipolazione dei farmaci per uso parenterale è molto diffusa. Cocktail’s infusionali e siringhe miste pongono problemi di stabilità, compatibilità chimico-fisica e farmacologica ed esatto dosaggio che il farmacista preparatore è chiamato a garantire direttamente o attraverso “fogli di lavorazione personalizzati” che consentano il corretto allestimento in reparto.

 

La preparazione di farmaci antineoplastici per somministrazione parenterale con personalizzazione e diluizione della dose su prescrizione medica è una preparazione galenica magistrale sterile.

Il farmacista: Convalida la prescrizione medica attraverso controlli tecnico-farmaceutici, di compatibilità, di durata della somministrazione e di appropriatezza prescrittiva; Sceglie le specialità medicinali da utilizzare per l’allestimento, i contenitori e i dispositivi di infusione;  Predispone i fogli di lavorazione e le etichette dei prodotti finiti; Verifica le concentrazioni e i volumi finali.

 

Anche in geriatria è richiesto l’intervento del farmacista preparatore per rispondere alle particolari esigenze dei pazienti anziani in ordine riformulazioni per difficoltà di deglutizione, personalizzazione dei dosaggi etc

Il farmacista, altresì, analizza le principali problematiche legate all'uso di polifarmacoterapia informando circa i rischi del sottoutilizzo e del sovrautilizzo di farmaci nel paziente geriatrico.

 

FARMACI ORFANI

Altre volte il farmacista è chiamato a preparare e dispensare formulazioni altrimenti irreperibili nel ciclo produttivo industriale per scarso interesse commerciale.

 

“Gran parte dei farmaci da somministrare ai bambini vengono preparati estemporaneamente a partire da medicinali per adulti, a causa della mancanza di preparati farmaceutici specifici opportunamente formulati e dosati in base alle esigenze dei piccoli pazienti. Questo comporta significativi rischi di dosaggi impropri, insuccessi terapeutici, problemi di scarsa stabilità, possibili incompatibilità, difficoltà di somministrazione.

Spesso il sapore sgradevole di una formulazione concorre a ridurre la già limitata compliance del bambino verso la terapia, mentre la scarsa maneggevolezza e la difficoltà di somministrazione possono creare problemi al caregiver.

Particolare attenzione meritano anche gli eccipienti, di grande importanza per la buona accettazione del preparato da parte del piccolo paziente, ma anche fonte di possibile effetti secondari indesiderati, allergie o intolleranze.

(Bibl: https://www.sc-saluteumana.unifi.it/)

 

NUTRIZIONE PARENTERALE TOTALE

La competenza professionale del farmacista ospedaliero nel processo di allestimento delle formulazioni personalizzate di miscele nutrizionali parenterali risulta tutt’oggi di grande interesse.

La TPN (Total Parenteral Nutrition) costituisce una risorsa farmacologica ampiamente utilizzata per prevenire l’instaurarsi di uno stato di malnutrizione e/o curare stati di squilibrio od alterazione metabolica in atto.

La preparazione delle miscele per N.P.T., trattandosi di preparati galenici magistrali, è di esclusiva competenza e responsabilità del farmacista, anche quando tale preparazione consiste nell’esclusiva miscelazione secondo procedure standardizzate di prodotti preconfezionati preparati industrialmente. Per tale attività, soggetta a prescrizione medica, è normalmente richiesto che avvenga in ambiente sterile (sotto cappa a flusso laminare) in piena aderenza alla Norme per la Buona Fabbricazione e per il controllo di qualità dei medicamenti...

(Bibl: MinSan Dip.II Direz.Gen.Osp. Div.II N/ro 900.2/2.19/236 del 28.5.1996)

 

In tutti questi casi il farmacista ha le “competenze per assicurare” e la “responsabilità di garantire” che le manipolazioni, le preparazioni di farmaci orfani, le formulazioni antitumorali, le miscele per nutrizione parenterali totale avvengano correttamente secondo le Norme di Buona Preparazione dei medicinali.

 

” La preparazione dei medicinali su ordinazione del medico (formula magistrale) o in base alle indicazioni di una Farmacopea dell’Unione Europea (formula officinale) è una componente importante della professione di farmacista. ”